Incontro di filosofie d’arte: Christian Costa e Toscanini

Incontro di filosofie d’arte: Christian Costa e Toscanini

La storia della nostra famiglia è stata celebrata nell’anno appena concluso, che ha segnato il traguardo del centenario per Industrie Toscanini. Le attività pensate per condividere questo successo hanno visto anche la richiesta ad alcuni artisti di esplorare il portabito e le sue forme. Durante la mostra Arte Festival 2020, un evento che promuove le attività artistiche e culturali nate nel territorio della Valsesia, i poeti dell’arte hanno interpretato il nostro prodotto principe secondo la loro visione, utilizzando gli strumenti espressivi da loro preferiti, con risultati personali e molto interessanti.

La dimensione artistica delle grucce portabiti

Silvano Rotti, Christian Costa Fabio Nicola/Homo Faber, Tommaso Verdesca e Daniele Verdesca ci hanno stupito con le loro creazioni esposte nello spazio esterno di Palazzo d’Adda, a Varallo Sesia, proiettando l’oggetto portabito in una dimensione artistica che ci affascina e che abbiamo già incontrato più volte. Per esempio con l’installazione dell’artista albanese Anila Rubiku alla Biennale di Venezia del 2012.

Christian Costa - Toscanini

Il portabito Toscanini scolpito nell’arte di Christian Costa

É il momento di presentare gli artisti poliedrici che ci accompagnano nell’arte, come Christian Costa.

Cuneese di origine,Costa studia Belle Arti all’Albertina di Torino e si diploma in Scultura nel 2000, dopo aver trascorso l’ultimo anno alla Facoltà di Belle Arti dell’Università Complutense di Madrid. Approfondisce le tecniche della scultura con un dottorato alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Vigo. Nel 1997, inizia la sua attività espositiva e da allora ha proposto ed esposto la sua arte in Italia, in molte capitali europee, arrivando fino agli Stati Uniti e la Cina. A Shanghai ritorna più volte per presentare le sue opere. Nel 2020 è stato ospite con i suoi lavori alla Biennale di scultura di Novgorod (Russia). I suoi “Mondi Ammaccati” e le varianti sul tema raccontano del nostro mondo e dell’insensato, spregiudicato ed equivoco uso che l’uomo fa delle sue risorse. Tuttavia, Costa propone una via d’uscita, un balsamo ai mali perpetrati e lo fa per mezzo della cultura. Cultura vista non come esercizio narcisistico e nozionistico, bensì come invito all’uso dell’intelligenza e invito a seguire l’esempio di chi, prima di noi, si è distinto con merito.

La scultura “Per Sempre” nasce dal felice incontro tra la filosofia che caratterizza l’opera di Costa e quella di Toscanini, azienda che non si limita a realizzare “oggetti” d’uso comune, ma che distilla passione con le sue creazioni e si caratterizza per una forte tensione al futuro. Christian Costa ha voluto visitare l’azienda e i suoi spazi produttivi e conoscere la storia di Toscanini che, negli anni, ha saputo evolvere fino a frequentare quell’invisibile confine che separa l’artigianato dall’arte. Da queste emozioni nasce “Per sempre” l’interpretazione di un prodotto semilavorato che si compone e forma il simbolo dell’infinito.

Christian Costa - Toscanini

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